Roma, Piazza San Giovanni. Chiusura della campagna elettorale di Beppe Grillo. i suoi fans hanno allontanato in malo modo i giornalisti italiani dal palco dove si stava tenedo il comizio conclusivo di questa campagna elettorale, lasciando il diritto di cronaca solo a Sky ed agli altri giornalisti stranieri presenti. Poi, intorno alle 19, l’intervento in forze della Polizia di Stato ha provveduto a garantire il legittimo diritto – sancito dalla nostra Costituzione – anche ai giornalisti italiani. Il fatto evidenzia che siamo ancora in una democrazia e che la nostra Costituzione – giustamente definita “la più bella del mondo” , garantisce la libertà di stampa e lo fa per davvero. L’episodio evidenzia anche cosa in realtà sia Grillo ed il suo movimento e cosa ci si debba aspettare. Del resto il precedente dell’apertura a “Casa Pound” dove si è orgogliosi di salutarsi con il saluto romano, è assai indicativo. La realtà un pò diversa da quella disegnata da Silvio Berlusconi, che per demonizzare Grillo ed il suo movimento li ha definiti tout court con il termine designativo della sua fobia più profonda: “comunisti”. Più preciso Bersani: “Cosa dire di uno che rifiuta il confronto, che rifiuta le domande, che rifiuta di rispondere, che porta avanti degli show di piazza che nulla hanno a che fare con la politica vera ed i suoi problemi…” Era il 1921 quando Freud pubblicava “Psicologia delle masse e analisi dell’io”, e chiariva molto bene cosa accadeva in realtà e che avrebbe trovato ben presto una nefasta concrezione già nel 1922, con la marcia su Roma. Un grazie di cuore agli agenti delle forze dell’ordine che hanno saputo garantire la libertà di stampa ed il diritto di cronaca anche ai giornalisti italiani. Grazie per il coraggio e l’impegno civico per la Libertà, quella vera.
francesco latteri scholten.