Si presenta di nuovo, oggi, e, ovviamente, da maestro mediatico e della comunicazione, nei panni più adeguati per il suo ritorno nella realtà odierna: quelli di un comico, di una popstar. Insomma: alla Grillo. Ovviamente, “… Nessuno lo prende sul serio, nessuno crede che sia LUI (…), lo vedono come un fenomeno interessante e comico, allora, pian piano, arriva nei salotti buoni, in TV, alla Bild, in politica. Con le sue idee aggiornate al presente. I giovani capiscono molto meglio dei più anziani questo terribile meccanismo di seduzione e complicità narrato nel libro”. Così Timur Vermes. Non è Roma, ma Berlino, la Berlino di oggi, la scena sulla quale LUI si ripresenta, tra sortilegio e fantapolitica. E si ripresenta proprio come un Grillo tedesco, che, a differenza di quello italiano, è solo immaginato e trasposto quale protagonista di un libro. Al pari che per quello italiano, il successo è strepitoso, ovviamente non si tratta di un successo politico vero, ma solo immaginato, in compenso è verissimo il successo editoriale: assoluto best seller, oltre 600.000 copie vendute in Germania, e con traduzioni in tutte le lingue che ne stanno sancendo un successo mondiale (da noi è uscito il 15 maggio per Bompiani, 448 pagine, traduzione della bravissima Francesca Gabelli). Ma, … Timur Vermes non ha mai saputo nulla di Grillo? Eppure la stampa tedesca ne ha da tempo diffusamente parlato, anche su testate autorevoli. E, comunque, proprio sulla seduzione delle masse da parte del suo personaggio egli dichiara: “Nel libro seduce in due modi. Primo, è un ottimo oratore. Non offre soluzioni migliori, ma intrattiene con efficacia. Un pò come il vostro Grillo. Poi molti sono felici del suo modo di guardare alla società attuale. Prende posizione, posizioni aberranti ma con opinioni ferme. In una società in cui la gente cerca sicurezza, e rifugge da opinioni e scelte chiare, lui è attraente perché a suo modo parla chiaro. Abbiamo una democrazia, ma siamo attratti da persone che parlano come dittatori.” Dunque LUI seduce ancora, anche se i suoi protagonisti non se ne rendono conto. Ed è gravissimo ed estremamente pericoloso: LUI infatti è Adolf Hitler.
francesco latteri scholten.