Come al solito i Consigli Comunali ad Acquedolci non sono un bel vedere e nemmeno un ben sentire…
Ciò a causa di un malinteso senso dell’autoritarismo nel modo di gestire le assemblee consiliari.
Il Presidente del Consiglio nel condurre i lavori, invece di pensare al perseguimento del bene comune, ed assumere un comportamento super partes, sembra che stia lì a difendere una trincea dall’attacco del nemico…
Ma andiamo a quanto accaduto questo pomeriggio.
Se viene convocato un consiglio comunale, i vari componenti, non essendo politici di professione, si organizzano in modo tale, se dipendenti, da ottenere i permessi necessari per essere presenti. Non solo, le riunioni consiliari hanno dei costi che devono essere considerati, nel rinviare un Consiglio, se non vi è una giusta causa.
Ebbene, chi l’avrebbe mai detto che l’ultima subentrata in consiglio comunale, dopo le dimissioni del consigliere Susio, avrebbe chiesto ed ottenuto il rinvio della seduta per potersi informare sui punti all’ordine del giorno, quando già da una settimana era a conoscenza del suo subentro e avrebbe avuto tutto il tempo per documentarsi?
Quando si fa parte di una squadra, questa si mette a disposizione per permettere al nuovo arrivato di avere maggiore consapevolezza delle cose che si tratteranno..
E, cosa ancora più assurda, il Presidente del Consiglio, senza tener in alcun conto delle argomentazioni della minoranza, che riteneva ingiustificato un rinvio, anche in considerazione del fatto che si proveniva da un altro rinvio, procede a far votare a favore della proposta.
Tutto ciò è irriguardoso nei confronti di tutti gli altri componenti il Consiglio…
E dire che la giovane subentrante è arrivata in consiglio solo “extrema ratio”, grazie alle dimissioni di Susio; le ultime due nomine assessoriali, invece, non sono state accompagnate dalle contestuali dimissioni dalla carica di consigliere comunale così come aveva fatto a suo tempo l’ex assessore Rotelli, che si era dimesso dalla carica consiliare appena nominato assessore.
Immagino la delusione della potenziale new entry allorquando il comportamento dei due nuovi assessori non è stato sulla medesima linea. Ma tant’è…
Diceva Andreotti che a pensare male si fa peccato ma ci si azzecca quasi sempre.
Non è che per caso si è voluto dare un “assist” alla maggioranza, chiedendo un rinvio pretestuoso del consiglio e frapponendo tempo alla trattazione di alcune interrogazioni?
Personalmente ho avuto la netta sensazione che si sia voluto adottare un atteggiamento finalizzato a fare stancare ” l’avversario “, e non è la prima volta che questo accade.
Voglio comunque sperare che il rinvio non sia stato concertato con la maggioranza, perchè altrimenti significherebbe che il “nuovo è già vecchio”, … sicuramente la maggioranza ringrazia!
Giuseppe Scaffidi Fonti