Si è tenuta nella suggestiva cornice dell’agriturismo Villa Nicetta presso Acquedolci la prima giornata del corso per fattorie didattiche e sociali – 5 giornate per complessive 40 ore – del Programma di Sviluppo Rurale. L’iniziativa – così il dott. Alberto Nuzzi dirigente U.O. SOAT di Brolo – ha preso avvio nel 2010 ed è continuata seppur saltuariamente concretando 7 aziende accreditate nella provincia di Messina e creando circa 70 posti di lavoro. V’è dunque da ben sperare ed all’edizione 2014 (ma facente parte del PSR 2007 – 2013, misura 331) si sono iscritti in ben 12, tutti affiatatissimi, interessati e portatori di una valida formazione personale. Tutti testimoniano di come ormai il settore agricolo vada assumendo una nuova dimensione multifunzionale dove al centro è la persona e dove l’agricoltore va ad intrecciare sempre più la propria funzione con le altre realtà territoriali, quali quella del turismo, della ristorazione, e – come nel caso specifico di questo corso – anche con le realtà formative e didattiche scolari del territorio o con quelle di altre esigenze e contesti della socialità e dell’economia. In proposito il dott. Marco Sanfilippo dirigente U.O. Multifunzionalità in agricoltura dell’Ispettorato di Messina ha sottolineato gl’aspetti normativi concernenti le procedure per il nulla osta per le Aziende, propedeutico ai finanziamenti, in particolare il DA 1262 del 27.10.2010 e l’art.3 del DL 228 2001, con i quali viene completamente ridefinita la figura dell’imprenditore agricolo che non è più assolutamente considerato solo un semplice “lavoratore della terra” come in passato. Riferimento per il nulla osta è il DA 1661 del 10.8.2009, mentre per le attività agrituristiche è la LR 14 del 25.94. L’intreccio con le altre realtà sociali è stata invece ben esposta dal dott. Salvatore Cacciola dirigente U.O. per l’educazione alla salute dell’ ASP di Catania e dalla Dott.sa Claudia Cardillo della Agri Social Sud. In particolare il dott. Cacciola ha sottolineato la centralità della persona e l’elaborazione di una concezione del benessere che non ignori l’aspetto economico che ne è una parte integrante ma che consideri la globalità della persona e delle sue scelte vocazionali per sfociare in un autentico Bene Essere. Un esempio di ciò è stata la sua personale esperienza (ad Acireale, Scardia e Lentini) con la didattica per i ragazzi con difficoltà scolare, agevolati dall’ “apprendere facendo”, nella qual cosa l’agricoltura si è rivelata efficacissima. L’esperienza ha mostrato la necessità di associare all’agricoltore un educatore al fine del miglior conseguimento del risultato. Sempre in campo sociale risultati assai positivi si sono avuti anche con ex pazienti psichiatrici i quali avevano superato la fase acuta. Parallela l’esperienza della dott.sa Cardillo con i ragazzi autistici in età da 18 a 35 anni, i cosìddetti invisibili, cui l’Agri Social Sud ha dato due corsi di 100 ore: uno per l’agricoltura biologica e l’altro per l’assistenza e la cura di animali. Entrambi con presenza di tutor aziendale ed educatore. Le fattorie sociali, ha specificato il dott. Cacciola, sono sostanzialmente un fenomeno europeo che negli USA conta pochissime realtà, mentre nel vecchio continente sono in espansione. Nel ns Paese in particolare si è passati dalle circa 450 unità di alcuni anni or sono alle 800 di oggi, ovvero un raddoppio. Gl’investimenti UE, già di diverse decine di Mln, dovrebbero trovare un ulteriore incremento nei prossimi anni. Sempre in proposito il dott. Cacciola evidenzia per il territorio nazionale il primato delle Regioni Veneto e Campania, e lamenta invece la mancanza di una legge per l’agricoltura sociale in Sicilia per la quale una sintonia, sinora mancante, tra la classe politica e gl’esperti di settore sarebbe la cosa più auspicabile. I lavori della mattinata hanno infine trovato sbocco nella nota convivialità e superlatività gastronomica di Villa Nicetta cui hanno trovato ulteriore unità sia i docenti che gl’iscritti.
francesco latteri scholten.