Figli di un Dio minore, così possono essere definiti i consiglieri di minoranza al Consiglio Comunale di Acquedolci.
Viene addirittura negato loro di avere copia degli atti per lo svolgimento del loro mandato.
Il T.U. degli Enti locali e lo stresso regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale prevedono espressamente il diritto dei consiglieri di consultare gli atti con la facoltà di richiederne copia.
Sull’argomento si sono pronunciati recentemente T.A.R. , Consiglio di Stato, Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, ribadendo il diritto dei consiglieri di avere copia di tutti gli atti e che nessun limite può essere loro frapposto.
Ebbene nell’ultimo consiglio comunale, la segretaria comunale, chiamata a dare il proprio parere sull’argomento, in linea con l’orientamento del Sindaco, sfavorevole al rilascio copie, faceva riferimento ad una circolare del 1997 (sic!), che dava un orientamento restrittivo. Il consigliere di minoranza Scaffidi, che aveva sollevato la questione a seguito di alcuni dinieghi ad ottenere copia di atti, faceva osservare che la circolare a cui la segretaria si riferiva era una norma di rango inferiore rispetto alla Legge sugli Enti Locali e che la stessa era da ritenersi superata alla luce della normativa di legge promulgata e pubblicata successivamente.
Malgrado l’evidente errore, il consiglio comunale votava contro la richiesta del consigliere di opposizione.
Come dire: abbiamo i numeri e bocciamo le vostre richieste, anche se sono evidentemente giuste.
Ma veramente si è costretti ad interpellare organismi esterni per ovviare al deficit democratico cui si assiste ormai da anni?
Giuseppe Scaffidi Fonti