Da settimane ormai assistiamo alla mancata regolare raccolta dei rifiuti.
I cittadini, quelli rispettosi delle regole riguardanti la raccolta differenziata, depositano in prossimità della loro porta i rifiuti, ma poi la devono rientrare, perchè gli addetti non sono passati, legittimando così comportamenti indecorosi di alcuni che pur di disfarsi della spazzatura cercano di piazzarla nei posti più disparati.
Premetto che rispetto le legittime proteste degli addetti della ditta incaricata del servizio di raccolta, non è giusto non essere pagati per mesi!
Ovviamente, come capita in questi casi, assistiamo al rimpallo delle responsabilità: la ditta non paga perchè il Comune non paga…(n.r. : il Comune sarebbe in debito con la ditta di oltre 500.000,00 euro); Il Comune per bocca del Sindaco, si difende dicendo: ” ma, si però… i lavoratori se la devono prendere con la ditta, non con i cittadini…”
Quando questi A.T.O. (Ambito Territoriale Ottimale), che di ottimale mi pare abbiano ben poco, sono stati istituiti, sembrava dovessero rappresentare il toccasana per la soluzione del problema rifiuti, e invece si assiste a disfunzioni un po ovunque, complice anche una non completa organizzazione della filiera, (ad es. la mancanza dei termo-valorizzatori di cui solo nelle ultime settimane in sede regionale si incomincia a “promettere” la realizzazione, con le conseguenze negative sulla efficace realizzazione della differenziata), una non adeguata educazione culturale che doveva essere attivata nelle scuole e non solo, e, non ultimo, una poco seria politica di repressione nei confronti di quei comportamenti refrattari al nuovo corso e alla nuova politica di gestione dei rifiuti, che vengono visti ancora solo come un problema, invece di essere considerati, alla luce dello sviluppo tecnologico cui si ormai giunti, come una risorsa.
Non si comprenderebbe allora perchè in molte città europee ed extraeuropee i termo-valorizzatori sono costruiti a ridosso se non addirittura al centro delle città (a zero inquinamento), beneficiando sia di un notevole abbattimento della bolletta elettrica per lo sfruttamento dell’energia che deriva dall’incenerimento, sia dell’incremento dei livelli occupazionali.
A questo punto mi chiedo, e ritengo di non essere l’unico a pensarlo: Ma se il Comune ha difficoltà a pagare l’oneroso costo del servizio, non è il caso di ripensare seriamente a ritornare all’antico, quando il servizio della raccolta era gestito autonomamente con uomini e mezzi comunali?
Giuseppe Scaffidi Fonti