Consiglio comunale del 21 febbraio scorso: dopo la trattazione di alcuni punti, quando si doveva parlare dell’argomento più importante posto all’o.d.g., la cui trattazione era stata richiesta con urgenza dalla minoranza, cioè quello dell’affidamento ad una società esterna del servizio riscossione tributi, su proposta del Sindaco la seduta è stata rinviata con la scusa dell’assenza della funzionaria responsabile. E che si sia trattato di una “scusa” lo si capirà per come è andata a finire.
La proposta di rinvio è stata votata dalla maggioranza, malgrado il dissenso dei componenti della minoranza presenti in consiglio, considerata la grande importanza che la questione aveva per i cittadini. Ma il Sindaco, dal canto suo, prometteva che il prossimo consiglio si sarebbe svolto a brevissima scadenza, anzi invitava a decidere seduta stante la data. Lo stesso proponeva di “rivedersi” il pomeriggio del 2 marzo, chiedendo a tutti i presenti se fossero disponibili. Tutti hanno dato la loro disponibilità.
Tutti sappiamo come è andata a finire: il 2 marzo la maggioranza era assente, il giorno successivo in seconda convocazione, idem.
E’ il classico esempio di quello che può ben essere definito come la dittatura della maggioranza, che, nel più assoluto dispregio di quelle che sono le regole minime di una sana democrazia e degli interessi di una Comunità, si attarda a fare questi giochetti, non consentendo il dibattito su argomenti importantissimi.
Come fa lo struzzo: invece di affrontare i problemi, mette la testa sotto la sabbia.
E purtroppo questa non è una novità dell’ultima ora, perchè tale modo irriguardoso di agire è stata una costante dell’amministrazione Gallo.
Giuseppe Scaffidi Fonti