Dialogo tra candidati e sostenitori di una parte politica, nel gergo “social” si chiamano post:
- “Ma che fine avete fatto? Andate su FB e tempestate di “Mi piace” il post del nostro candidato. Su sbrigatevi”…Meglio le sostenitrici di C…. cioè tutte noi…meno belle e meno bone, ma sicuramente VERE…”
- “Di S.C. tutto si può dire tranne che sia un pupo!”
- “Tranquilli, lo dimostreremo e, se necessario spenneremo il gallo…”
- “Ri, goffo e panzuto. Ricordiamoci che, in alcuni casi, la postura comunica più delle parole, perchè colpisce l’inconscio delle persone…”
- E si potrebbe continuare ancora…
Ecco un breve esempio di come i social networks condizionino le discussioni…
Tante cose mi sono passate per la mente…
Invece di pensare ai contenuti si pensa… si fa per dire… a ben altro.
E così quella che dovrebbe essere la nobile arte della politica, viene degradata a semplice “curtigghiu”.
Purtroppo, “così è (se vi pare)”…
Giuseppe Scaffidi Fonti