Su iniziativa del Comune di Acquedolci, si è tenuto questo pomeriggio nella sala consiliare comunale un importante incontro, cui erano invitati tutti i sindaci del comprensorio nebroideo, per discutere dell’emergenza idrica che accomuna ormai tutti i comuni.
Il Sindaco Riolo ha introdotto i lavori ed è entrato subito nel merito delle motivazioni che lo hanno portato a volere questo incontro.
La lodevole iniziativa parte da una constatazione, ormai generalmente condivisibile, secondo la quale ormai da soli non si va da nessuna parte; se si vuole ottenere risultati apprezzabili nell’erogazione di certi servizi bisogna superare la logica campanilistica e ragionare ed operare a livello comprensoriale. E proprio partendo da tale assunto Riolo afferma che “V’è l’esigenza di istituire un coordinamento dei sindaci, in modo tale da scambiarsi le informazioni utili per ottimizzare gli interventi… Non si può più ragionare in termini campanilistici, ma occorre fare rete per ottimizzare al massimo gli sforzi e le scarse risorse disponibili…”
Il Sindaco di Caprileone, Borrello, stante l’emergenza, ha invocato la possibilità che si possano fare interventi in deroga per scavare nuovi pozzi senza che vi siano vincoli burocratici che fanno perdere tempo.
Il Sindaco di Castell’Umberto, Lionetto, nel suo appassionato intervento ha auspicato la convocazione urgente del nuovo organismo ATO Idrico provinciale, che ha competenza per tutta la provincia di Messina, affinchè rediga dei progetti credibili; solo così si potrà attingere anche agli oltri 280 milioni di euro non spesi dei fondi europei, che altrimenti si perderebbero per carenze progettuali. ” Si faccia un Piano d’ambito emergenziale in deroga alla burocrazia imperante. Non aspettiamo, come al solito, l’intervento del politico di turno, abbiamo ora uno strumento giuridico, costituito dall’ATO idrico che ha la possibilità di agire con tempestività ed efficacia.”
Il vice Sindaco Oriti insiste invece sul riconoscimento dello stato di calamità naturale e sottolinea l’importanza della presenza massiccia dei Sindaci, lamentando la scarsa partecipazione in questa occasione così come in quella recente riguardante il depotenziamento dell’ospedale di Sant’Agata Militello.
Il Sindaco di Mistretta, Porracciolo, che è anche presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Ato Idrico, recependo la sollecitazione del Sindaco di Castell’Umberto, preannuncia la convocazione di quest’ultimo per giorno 5 settembre prossimo.
Il Sindaco di San Salvatore di Fitalia, Rosario Ventimiglia, aspica la redazione di progetti credibili immediatamente finanziati.
A conclusione dell’incontro si decide di fare una formale richiesta a tutti gli Organi competenti, a firma di tutti i Sindaci costituiti in coordinamento, in cui si richiederà la dichiarazione dello stato di calamità naturale, così da poter essere legittimati ad attuare provvedimenti progettuali in deroga per l’escavazione di nuovi pozzi.
Giuseppe Scaffidi Fonti