E’ un’immagine grandissima, sulle note celeberrime: “Mamma, portami via questo simbolo / io non posso usarlo ancora / sta diventando oscuro, troppo oscuro, da vedere / mi sento come se stessi bussando alle porte del paradiso… : Knockin’ on Heaven’s Door”. E lui era lì, a fianco dell’altro, che, preso il microfono, cominciò pronunciando parole ormai leggendarie: “I have a dream …” E così, dalla leggenda, sono entrati nella Storia, loro: Bob Dylan e Martin Luther King. Continua la lettura di San Paolo, Martin Luther King ed il Ku Klux Klan oggi (anche in Italia).
Tutti gli articoli di Francesco Latteri Scholten
FINITA L’ITALIA BERLUSCONIANA?
Finita secondo le profezie di Montanelli l’Italia berlusconiana.
“… finirà male e nel fango…” così il grande Indro Montanelli dopo uno dei suoi ultimi incontri con il Cavaliere. Grande Giornalista, ma soprattutto grande intenditore d’Italia e della sua Storia, specie politica, aveva cercato di cooptare Berlusconi verso un indirizzo diverso. Ma la sentenza del processo Ruby – per discutibile che sia, sembra porre la parola Fine all’ultimo non roseo ventennio di storia italiana. Continua la lettura di FINITA L’ITALIA BERLUSCONIANA?
Chissà se Grillo ha letto “Lui è tornato” ?
Si presenta di nuovo, oggi, e, ovviamente, da maestro mediatico e della comunicazione, nei panni più adeguati per il suo ritorno nella realtà odierna: quelli di un comico, di una popstar. Insomma: alla Grillo. Ovviamente, “… Nessuno lo prende sul serio, nessuno crede che sia LUI (…), lo vedono come un fenomeno interessante e comico, allora, pian piano, arriva nei salotti buoni, in TV, alla Bild, in politica. Con le sue idee aggiornate al presente. I giovani capiscono molto meglio dei più anziani questo terribile meccanismo di seduzione e complicità narrato nel libro”. Così Timur Vermes. Continua la lettura di Chissà se Grillo ha letto “Lui è tornato” ?
Papa Francesco denuncia: se cade un mattone è tragedia, se cade un operaio non è successo niente
Acquedolci – Richiama i tempi oscuri dell’impero di Babele, quella che l’ Apocalisse aveva etichettato come la grande meretrice, quando si parlava una sola lingua, quella del potere capitalistico e con essi, il Potere ed il suo logos, si edificava la torre che avrebbe dovuto toccare il cielo, ovvero un impero che, come ai nostri giorni, voleva sostituirsi a Dio. Continua la lettura di Papa Francesco denuncia: se cade un mattone è tragedia, se cade un operaio non è successo niente
Il romanzo della storia di una vocazione: Il nome della rosa
“Nessuno è profeta nella sua Patria”, diceva già ai suoi tempi Gesù di Nazareth. E’ così indubbiamente anche per Umberto Eco, noto in tutto il mondo per il suo “Trattato di Semeiotica”, che istituisce la semeiotica contemporanea, per “La struttura assente” che lo ha preceduto, o, per “Il problema estetico in S. Tommaso d’Aquino” o, ancora, per “Sugli specchi”. Da noi, in Italia, lo si conosce semplicemente come un buon romanziere, forse più discusso di quanto meriti. E, in quanto tale, lo si conosce soprattutto per “Il nome della rosa”, un “giallo” ambientato nel medioevo e che avrebbe potuto essere più ossequioso della Chiesa. Continua la lettura di Il romanzo della storia di una vocazione: Il nome della rosa
Lavoro: il lato oscuro di Keynes.
In tempi di grande crisi riecheggiano quelle del passato, in particolare quella del ’29 nel Novecento e dunque i suoi analisti. Riaffiora quello grande del “Professore di Harward”, John Kenneth Galbraith, recentemente scomparso, ma, soprattutto, quello di John Maynard Keynes, il primo e più grande studioso proprio della crisi del ’29 che metteva in discussione tutta quanta l’economia “classica”, incapace e di leggerla e di interpretarla in quanto fondate in fine su un dato fideistico, quello dell’automatismo dell’economia per cui essa tendeva automaticamente al proprio riassetto. Continua la lettura di Lavoro: il lato oscuro di Keynes.
Machiavelli: il cinquecentenario de Il Principe
Il 16 settembre 1512 i partigiani dei Medici occupavano il Palazzo e la Repubblica Fiorentina, per conto della quale il nostro aveva avuto incarichi anche importanti, cessava di esistere. Il 7 novembre è privato degli incarichi, e, sospettato di aver preso parte alla congiura del Boscoli, è arrestato, incarcerato e addirittura torturato. Continua la lettura di Machiavelli: il cinquecentenario de Il Principe
Elezione Presidente della Repubblica specchio dello stallo della politica.
“… nunc in spaeculum et aenigmate” recitava il grande S. Paolo.
Ed aveva ragione. L’elezione del Presidente della Repubblica, ha confermato che così è anche in politica, essa infatti ha portato al pettine i veri e più sostanziali nodi della politica italiana, la loro forza e la loro ormai protratta persistenza temporale. Si tratta di nodi che si vanno procrastinando ed infittendo ormai – da una parte e dall’altra – da un buon ventennio a questa parte. Continua la lettura di Elezione Presidente della Repubblica specchio dello stallo della politica.
Politica:L’Italia sprofonda nel Novecento di Nolte?
Dalla crisi politica alla crisi della politica. Sono due le funzioni fondamentali della politica: quella di guidare, indirizzare e quella di mediare, di tessere, come già osservava il buon vecchio Platone ne ”il Politico”: il politico deve avere la virtù di buon pastore e buon tessitore. La politica che perde la capacità di indirizzare e di mediare ha perso sé stessa. Indirizzare e mediare tra le diverse realtà della società e dell’economia e le loro istanze.
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Polizia per garantire diritto di cronaca ai giornalisti italiani: ecco l’Italia di Grillo.
Roma, Piazza San Giovanni. Chiusura della campagna elettorale di Beppe Grillo. i suoi fans hanno allontanato in malo modo i giornalisti italiani dal palco dove si stava tenedo il comizio conclusivo di questa campagna elettorale, lasciando il diritto di cronaca solo a Sky ed agli altri giornalisti stranieri presenti. Poi, intorno alle 19, l’intervento in forze della Polizia di Stato ha provveduto a garantire il legittimo diritto – sancito dalla nostra Costituzione – anche ai giornalisti italiani. Continua la lettura di Polizia per garantire diritto di cronaca ai giornalisti italiani: ecco l’Italia di Grillo.