Si è tenuta nella suggestiva cornice dell’agriturismo Villa Nicetta presso Acquedolci la prima giornata del corso per fattorie didattiche e sociali – 5 giornate per complessive 40 ore – del Programma di Sviluppo Rurale. L’iniziativa – così il dott. Alberto Nuzzi dirigente U.O. SOAT di Brolo – ha preso avvio nel 2010 ed è continuata seppur saltuariamente concretando 7 aziende accreditate nella provincia di Messina e creando circa 70 posti di lavoro. Continua la lettura di Acquedolci, Villa Nicetta, parte il corso per operatori di fattorie didattiche e sociali dell’assessorato all’agricoltura.
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Ettore Majorana, i Certosini e l’ Enola Gay…
Nessuno – almeno nelle statistiche ufficiali – si è mai curato di andare a prendersi il passaporto e, soprattutto, è mai andato a chiedere alla madre di mandare il fratello in banca a ritirare la propria parte del conto e mandargliela “tutta” e ritirare poi egli stesso di persona gl’ultimi cinque stipendi prima d’andare a “suicidarsi”. L’ora dell’annunciato “suicidio” è le 11 di sera del 25 marzo (siamo nel 1938), in mare, ed effettivamente prese il piroscafo Napoli Palermo delle 22.30. Ma allora, cosa massimamente incongruente per un fisico del suo calibro, l’ora non può corrispondere perché la nave è ancora vicina alla costa e, soprattutto, equipaggio e passeggeri sono tutti in giro… Ed in effetti da Palermo manderà una lettera ed un telegramma. Annuncia il ritorno solo di non voler continuare ad insegnare. L’infermiera che solitamente si occupava di lui lo rivide a Napoli dopo il 27 marzo. Molto religioso, era stato alunno del “Convitto Massimo” a Roma dal 15 dicembre 1917 al 27 gennaio 1918, si incontra ai primi di aprile, sempre a Napoli con il superiore della chiesa del “Gesù Nuovo” chiedendo di essere ospitato in un ritiro per fare esperimento di vita religiosa. E qui si perdono le tracce di Ettore Majorana. Il più grande genio della fisica italiana e non solo, uomo assai schivo ed introverso, aveva elaborato la teoria del nucleo fatto di protoni e neutroni prima di Heisenberg, ma l’aveva gettata nel cestino e proibito ad Enrico Fermi di parlarne. Con Heisenberg di persona si incontra il 20 gennaio 1933 – circa un mese e mezzo prima dell’incendio del ReichsTag e del colpo di Stato nazista – ed è l’incontro più importante della sua vita: sono continuamente insieme a parlare di ciò che attanaglia le loro menti, la fisica nucleare, ma anche del suo senso, delle sue implicazioni, le sue implicazioni nel contesto in cui si trovano… Torna in Italia nell’agosto del 1933 profondamente cambiato e si fa vedere solo raramente all’Istituto di Fisica e nel 1935 passa all’ Università di Napoli. Ma è proprio nel 1934 che, all’Istituto di Via Panisperna, Enrico Fermi ed i suoi ottengono per la prima volta la fissione dell’atomo di uranio, ma non se ne accorgono, lui invece sì, così come era già accaduto nel 1931 quando Irène Curie e Frederic Joliot trovarono un effetto compton sui protoni e lui, Majorana, aveva esclamato: “che sciocchi, hanno scoperto il protone neutro e non se ne sono accorti”. A Fermi ed ai suoi ci vorranno altri 4 anni a capire che sì, avevano ottenuto la fissione: e siamo nel 1938, l’anno della scomparsa di Ettore. L’accensione di una miccia, è di questo che avevano parlato lui ed Heisenberg 5 anni prima. Loro si erano tirati indietro, Oppenheimer e gl’americani a Los Alamos no. Il 6 agosto 1945 il B52 Enola Gay sorvolò Hiroshima. Nell’immediato dopoguerra, Vittorio Nisticò, direttore del giornale palermitano “L’Ora”, accompagnò un amico nella visita ad un monastero certosino e qui un “fratello”, nipote dello scrittore Nicola Misasi, confidò che nel convento vi fosse, tra i Padri (che a differenza dei “fratelli” non escono dal convento) un grande scienziato e che vi fosse ancora o vi fosse stato il comandante del B52…
francesco latteri scholten.
Sicilia arte: la Piramide del 38° parallelo di Mauro Staccioli.
Andando da Messina a Palermo, sia in auto che in treno, non si può fare a meno di vederla, sull’altura sovrastante l’antica Halaea, l’attuale Tusa. Per raggiungerla c’è ancora qualche problema di viabilità e la mia vecchia Panda si è mostrata involontariamente il veicolo adatto, ma ne vale abbondantemente la pena. L’orizzonte mozzafiato che si apre nei pressi dell’ultima opera della “Fiumara d’arte” – il più grande museo all’aperto d’Europa – Continua la lettura di Sicilia arte: la Piramide del 38° parallelo di Mauro Staccioli.
Venezia cinema, altro Heat: il “Pasolini” di Abel Ferrara.
Di certo non potevano passare inosservate le prove ed i primi “Ciak” – specie dopo ch’era trapelata la voce che fosse su Pasolini – dell’ultimo film di Abel Ferrara, Bad Boy del Cinema, affascinante e superlativo quasi quanto Pasolini stesso. Oggi, il lavoro ultimato è in proiezione al Festival. L’interprete, Willem Dafoe – l’avevamo visto superlativo già in “The Reckoning” percorsi criminali di Paul Mc Guigan -, è un grande che non ha bisogno di presentazioni, professionalità al top, una mimica che riprende l’originale alla perfezione, bravissimi anche i truccatori, e così il risultato è davvero strabiliante. Continua la lettura di Venezia cinema, altro Heat: il “Pasolini” di Abel Ferrara.
Venezia cinema: il Nietzsche italiano “Il giovane favoloso” ipoteca il Leone d’oro.
Dopo le 2 ore e venti minuti della proiezione una sonorissima “standing ovation” per Mario Martone ed il suo “Il giovane favoloso” scritto insieme alla moglie Ippolita Majo dopo accurati e lunghi studi e magistralmente interpretato da Elio Germano. Giovane favoloso è il dovuto eufemismo ex post per un personaggio invero tra i più impegnativi e discussi dell’ Ottocento, al di là del proprio tempo e soprattutto della mentalità e dei costumi dell’epoca, per questo spesso non condiviso, specie in scelte importanti quale la rinuncia di una scelta di indirizzo ecclesiastico che avrebbe potuto portarlo al cardinalato, pur restando improntato alla metodologia della formazione gesuitica. Continua la lettura di Venezia cinema: il Nietzsche italiano “Il giovane favoloso” ipoteca il Leone d’oro.
Per Hitler & co. esame psichiatrico di Jung: erano pazzi.
Incendiare il ReichsTag – era il 27 febbraio 1933 -, adducendone pubblicamente la colpa ai propri nemici politici ed assumere così il potere assoluto in nome della “difesa del popolo tedesco” dai suoi “nemici”, arrestandoli in massa e rinchiudendoli insieme agl’altri “nemici” ovvero omosessuali, prostitute, invalidi, malati, zingari, minorati di mente, carcerati, insomma “impuri” ed infine agl’altri “impuri” in quanto razza, ovvero ebrei e slavi, in campi di lavoro con cui ricostruire una disastratissima Germania fu atto di genio o follia criminale? Continua la lettura di Per Hitler & co. esame psichiatrico di Jung: erano pazzi.
Brezze musicali d’estate nei Nebrodi
Serata per pochi intimi quella che si è appena conclusa nella Pineta Comunale di Acquedolci. Il titolo accattivante non ha portato il pubblico che meritava il programma della serata. Ad esibirsi la giovanissima soprano russa Maria Krylova, accompagnata al pianoforte dalla catanese Vera Lizzio. Lo spettacolo spaziava dai compositori italiani come Vincenzo Bellini, Giuseppe Giordani, Tommaso Albinoni, Gaetano Donizetti, agli stranieri, russi in particolare, Pyotr Bulakhov, Claude Debussy, Nikolay Rimsky-Korsakov, Antonin Dvorak, Sergey Rakhmaninov, Modest Musorgsky, a Wolfang Amadeus Mozart. Continua la lettura di Brezze musicali d’estate nei Nebrodi
Dante’s revival: il migliore (con distacco) resta “Inferno” di Dan Brown.
A dispetto dei secoli che ci separano da lui – e della crisi del settore librario – Dante Alighieri e la sua opera stanno vivendo un vero e proprio revival e l’interesse è dedicato soprattutto alla Divina Commedia ed in particolare alla sua prima cantica – d’altronde la più letta da sempre: l’Inferno. Innumerevoli sono le opere in Italia ed all’estero dedicate al grande Maestro fiorentino e la maggior parte premiate da successo sia di critica che di pubblico. Continua la lettura di Dante’s revival: il migliore (con distacco) resta “Inferno” di Dan Brown.
Jihadisti ISIS: obbiettivo finale liberare Gerusalemme.
La globalizzazione ha cambiato connotazione sia al gioco che ai giocatori. Se fino ad un passato assai recente la connotazione di fondo di molti leaders mediorientali è stata la laicità – si vedano ad es. diversi leaders dell’ OLP ma anche Gheddafi o Saddam Hussein – e l’ Islam era considerato una componente del mondo arabo, oggi ha preso piede fortemente la posizione, all’epoca minoritaria di Sayyid Qutb, fratello musulmano giustiziato in carcere nel 1966. Continua la lettura di Jihadisti ISIS: obbiettivo finale liberare Gerusalemme.
Papa Francesco in Terra Santa, missione dialogo interreligioso: Pace dono da costruire.
La prima visita di Papa Francesco in Terra Santa è invero qualcosa di molto di più. E’ una missione ardua ed irta di ostacoli da sempre: il dialogo tra le tre grandi religioni monoteistiche. Le origini sono comuni: per tutti è Abramo il “padre della fede”, il capostipite. Continua la lettura di Papa Francesco in Terra Santa, missione dialogo interreligioso: Pace dono da costruire.