“Nessuno è profeta nella sua Patria”, diceva già ai suoi tempi Gesù di Nazareth. E’ così indubbiamente anche per Umberto Eco, noto in tutto il mondo per il suo “Trattato di Semeiotica”, che istituisce la semeiotica contemporanea, per “La struttura assente” che lo ha preceduto, o, per “Il problema estetico in S. Tommaso d’Aquino” o, ancora, per “Sugli specchi”. Da noi, in Italia, lo si conosce semplicemente come un buon romanziere, forse più discusso di quanto meriti. E, in quanto tale, lo si conosce soprattutto per “Il nome della rosa”, un “giallo” ambientato nel medioevo e che avrebbe potuto essere più ossequioso della Chiesa. Continua la lettura di Il romanzo della storia di una vocazione: Il nome della rosa
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Lavoro: il lato oscuro di Keynes.
In tempi di grande crisi riecheggiano quelle del passato, in particolare quella del ’29 nel Novecento e dunque i suoi analisti. Riaffiora quello grande del “Professore di Harward”, John Kenneth Galbraith, recentemente scomparso, ma, soprattutto, quello di John Maynard Keynes, il primo e più grande studioso proprio della crisi del ’29 che metteva in discussione tutta quanta l’economia “classica”, incapace e di leggerla e di interpretarla in quanto fondate in fine su un dato fideistico, quello dell’automatismo dell’economia per cui essa tendeva automaticamente al proprio riassetto. Continua la lettura di Lavoro: il lato oscuro di Keynes.
Machiavelli: il cinquecentenario de Il Principe
Il 16 settembre 1512 i partigiani dei Medici occupavano il Palazzo e la Repubblica Fiorentina, per conto della quale il nostro aveva avuto incarichi anche importanti, cessava di esistere. Il 7 novembre è privato degli incarichi, e, sospettato di aver preso parte alla congiura del Boscoli, è arrestato, incarcerato e addirittura torturato. Continua la lettura di Machiavelli: il cinquecentenario de Il Principe
AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA
Lunedì sera, ho avuto la fortuna di assistere presso il cine-teatro Glauco di Santo Stefano di Camastra, all’ultima delle tre serate programmate della commedia musicale in due atti di Garinei e Giovannini “Aggiungi un posto a tavola”. L’evento è stato curato dall’associazione teatrale “Glauco”.
Dopo due anni e mezzo di prove e il superamento di ostacoli vari, non ultimo le autorizzazioni SIAE da ottenere per potere rappresentare la commedia, finalmente la compagnia teatrale stefanese ha potuto rappresentare l’ormai famosissimo musical in cui è stato protagonista il grande Johnny Dorelli. Continua la lettura di AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA
Politica:L’Italia sprofonda nel Novecento di Nolte?
Dalla crisi politica alla crisi della politica. Sono due le funzioni fondamentali della politica: quella di guidare, indirizzare e quella di mediare, di tessere, come già osservava il buon vecchio Platone ne ”il Politico”: il politico deve avere la virtù di buon pastore e buon tessitore. La politica che perde la capacità di indirizzare e di mediare ha perso sé stessa. Indirizzare e mediare tra le diverse realtà della società e dell’economia e le loro istanze.
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Lincoln: Il Presidente più grande, ora con la regia di Spielberg
“Libertà ed eguaglianza di tutti gl’uomini secondo i dettami del diritto naturale; sovranità popolare; diritto di resistenza contro i regimi tirannici”, lo dettavano, già il 4 luglio 1776, la “Dichiarazione d’indipendenza” delle tredici Colonie Unite e la “Dichiarazione dei Diritti”. E per questo dal 1776 al 1783 ci sarà la guerra d’ “Indipendenza”, il 1783 la “Pace di Versailles”, e, nel 1789, la “Costituzione degli Stati Uniti d’ America”, con la proclamazione solenne degli stessi principi da parte di Giorgio Washington, il primo Presidente. Ma le dichiarazioni non bastano e così, con buona pace loro, di fatto alcuni sono “più uguali di altri”, specie se gli alcuni sono bianchi e gl’ “altri” sono neri. Continua la lettura di Lincoln: Il Presidente più grande, ora con la regia di Spielberg
Perchè “Agorà”…
Qualche anno fa, precisamente giorno 1 febbraio 1995 registrai presso il Tribunale di Patti, (n. 151 del Registro della Stampa), un periodico di informazione, cultura, politica e attualità, chiamandolo “Agorà”, nome che tradotto letteralmente significa “piazza”.
Con questo richiamandomi all’antica Agorà ateniese, il luogo in cui si svolgeva la vita sociale e politica del tempo. La piazza principale della polis.
L’Agorà era il luogo della democrazia per antonomasia, sede delle assemblee dei cittadini che lì si riunivano per discutere i problemi della comunità e decidere collegialmente sulle leggi.
Nell’Agorà si mantenevano o si creavano numerose relazioni interpersonali e si prendevano importanti decisioni.
Nella polis, tutti coloro che possedevano la qualifica di cittadini avevano gli stessi diritti e gli stessi doveri ed eleggevano i propri rappresentanti, cioè gli esecutori del volere collettivo.
Richiamandomi a tali principi ho voluto registrare quella testata cartacea, definendola “luogo di incontro delle idee“, aperta a tutti coloro che avessero voluto dare il loro contributo ad un dibattito serio e limpido che avesse tra i suoi fini anche quello di dare voce a chi non ne ha.
A distanza di tempo, “agoraonline.info “, adeguandosi alle mutate condizioni della informazione si pone in naturale continuità con gli ideali che hanno portato alla sua fondazione.