Archivi categoria: Politica

NON SI PUO’ FARE DI TUTTA L’ERBA UN FASCIO

Vi ricordate degli scandali che hanno riguardato i cosiddetti corsi d’oro, i corsi di formazione fasulli che non erano altro che un modo per ricevere cospicui finanziamenti pubblici e per acquisire consensi elettorali?

Sicuramente la stragrande maggioranza dell’opinione pubblica ha plaudito  all’azione degli inquirenti che ha scoperchiato un vero e proprio pentolone del malaffare, con grave danno per l’economia e la società e sicuramente senza alcun vantaggio per i giovani che dovevano essere aiutati ad inserirsi nel mondo del lavoro. Continua la lettura di NON SI PUO’ FARE DI TUTTA L’ERBA UN FASCIO

BUCHE, CHE PASSIONE !

Ormai sembra diventata “l’attività principale” dell’amministrazione Gallo: non occuparsi della manutenzione delle strade…

E non è, come tutti sanno, un caso isolato. Dopo le buche in piazza libertà, davanti alla Chiesa Madre, che abbiamo documentato in un precedente articolo, -(n.d.r. : Le strade e le piazze come un gruviera del 14/1/2015)-,  passiamo ora a vedere  lo stato in cui si trova l’incrocio tra la via A. Diaz e la via Gen. Cascino, altro esempio di noncuranza e di degrado…

Le immagini parlano meglio di tante parole. Nei prossimi giorni documenteremo ulteriormente…

BUCHE STRADA

Le strade e le piazze come un gruviera

10428696_785169781518509_7960478328771344982_nUna volta, quando le strade avevano bisogno di manutenzione si facevano dei lavori per metterle a posto. Sembrano lontani anni luce i tempi in cui si facevano i cantieri di lavoro per ripristinare i danni  sulle strade.

Ora invece vediamo che il paese è pervaso dall’incuria più totale e le strade sono caratterizzate da buche sempre più grosse, senza che la cosa sembra interessare i nostri amministratori. E se qualche intervento si è visto, lo stesso è stato fatto in un’ottica di emergenza, per esempio “rattoppando” le buche con cemento o con della calce, come si è visto in occasione della gara dei “go-cart” organizzata la scorsa estate in un circuito cittadino. Dopo poco tempo siamo punto ed a capo.

Come dicevo sopra, come sono lontani i tempi in cui si vedevano squadre di operai che collocavano le vecchie mattonelle di  pietra lavica.

Mi chiedo: Ma che fine fanno i soldi che vengono prelevati con la nuova imposta denominata T.A.S.I (Tassa sui servizi indivisibili)?

Sbaglio o tra le finalità di essa vi è anche quella dei servizi correlati alla viabilità ed alla circolazione stradale, come si legge nell’art. 57 del regolamento della I.U.C. (Imposta Comunale Unica). Ormai con queste sigle non si capisce più nulla…

Sembra che questo mandato amministrativo sia caratterizzato dal detto che fu di Luigi XIV: “Après moi le déluge!”

Giuseppe Scaffidi Fonti

Il contorsionista

Prima era contro, poi  è stato insieme per un certo tempo, giustificando il proprio voltafaccia con contorsionismi dialettici, contribuendo alla vittoria di chi aveva in precedenza lottato;  quindi, da ultimo, è tornato ad essere contro con più forza di quanto lo fosse stato la prima volta…

E la cosa ancora più singolare è che anche i fatti, le soluzioni di problematiche, dipendevano e dipendono dall’appartenenza a questa o quella compagine al momento dell’esame… Continua la lettura di Il contorsionista

S. Giovanni e Leopolda: incrinato il progetto che fu di Berlinguer e Moro?

Stavolta sono 1 milione a mettere un punto interrogativo. Allora era stata la guerra fredda con una sua “longa manus”, le BR, a porre la parola fine: il cadavere di un “bianco”, Aldo Moro, era stato ritrovato nel bagagliaio di una R4 rossa in Via Caetani, a metà strada tra Via delle botteghe oscure, sede del PCI e P.za del Gesù sede della DC. Continua la lettura di S. Giovanni e Leopolda: incrinato il progetto che fu di Berlinguer e Moro?

25° anniversario caduta muro, Gorbaciov: orizzonti di nuova guerra fredda.

E’ a Berlino il padre fondatore della Perestroika e della Glasnost, che hanno portato alla riunificazione della Germania ed all’abbattimento del muro, Michail Gorbaciov, ex Segretario del PCUS e capo dell’ URSS. Domani, 9 novembre, è ai festeggiamenti, lunedì incontrerà Angela Merkel. Più che dai festeggiamenti l’animo dell’ ex Segretario è però profondamente connotato dalla delusione per lo sviluppo storico del venticinquennio u.s. e da grande criticità verso l’Occidente, specie per gl’ultimi sviluppi internazionali. Continua la lettura di 25° anniversario caduta muro, Gorbaciov: orizzonti di nuova guerra fredda.

Goodbye F.I., il voto per la Consulta ipoteca Quirinale ed Italicum.

630 voti, l’ 88%, 60 in più del necessario, per Silvana Sciarra di Trani, ordinaria di Diritto del lavoro a Firenze, alla Corte Costituzionale. 537 per Alessio Zaccaria al CSM. L’asse PD-grillini marginalizza F.I.. Stefania Bariatti, candidata di Berlusconi, con 439 voti non raggiunge il quorum dei 570 richiesti ed all’appello mancano ben 45 voti proprio delle stesse fila di F.I. . L’empasse che ormai durava da tempo è stata superata dunque con l’uscita di fatto dal “patto del nazareno” sul quale lo stesso Renzi si è espresso con una battuta: “altroché se scricchiola…”. Continua la lettura di Goodbye F.I., il voto per la Consulta ipoteca Quirinale ed Italicum.

4 novembre: Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate

Per la prima volta da decenni il 4 novembre non è stato celebrato, o per meglio dire è sta celebrato in maniera quasi anonima.

Infatti non sono state coinvolte nè le  scuole, nè le associazioni presenti sul territorio.

In questa giornata si ricordano anche i caduti di tutte le guerre…

Per la prima volta,  quest’anno non si è pensato di ricordare alcunchè. Continua la lettura di 4 novembre: Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate

Esito Midterm USA: confermato crollo Obama, sulla scia di Hillary boom di quote rosa.

52 seggi al Senato ai Repubblicani, 43 ai Democratici, la Good Old Party, adesso ha la maggioranza in entrambe le Camere. Il Partito Repubblicano dunque conquista 7 seggi, in bilico ce n’erano 6, di più: conquistano anche lo Iowa, roccaforte di Obama, dove passa invece Joni Ernst candidato “rosa” con il 52% dei suffragi. La notevole ripresa economica USA degl’ultimi mesi non è, di fatto, servita a sostenere la popolarità del Presidente, la cui immagine, per tradizione, è legata a quella globale degli USA, in netto calo, per non aver saputo dominare la scena internazionale come un tempo. Rimane il motto critico: “Bush era il Presidente che governa e non pensa, Obama quello che pensa e non governa”. Continua la lettura di Esito Midterm USA: confermato crollo Obama, sulla scia di Hillary boom di quote rosa.