Il decreto di Al Baghdadi, califfo autoproclamato dell’ ISIS (o ISIL), e discendente – sempre per autoproclamazione – di Maometto, del 21 u.s. con il quale si impone a tutte le donne l’infibulazione, andando ben oltre la stessa legge islamica che invece non la prescrive, anche se l’aberrante pratica è assai diffusa negl’ambienti islamici, porta in auge con forza, insieme al drammatico conflitto israelo palestinese (ma anche insieme a quello russo ucraino), le tesi di Huntington del 1997. Continua la lettura di Al Baghdadi: infibulate tutte le donne, ovvero l’attualità di Huntington.
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Acquedolci: Caos in Consiglio Comunale
Come al solito i Consigli Comunali ad Acquedolci non sono un bel vedere e nemmeno un ben sentire…
Ciò a causa di un malinteso senso dell’autoritarismo nel modo di gestire le assemblee consiliari. Continua la lettura di Acquedolci: Caos in Consiglio Comunale
Jihadisti ISIS: obbiettivo finale liberare Gerusalemme.
La globalizzazione ha cambiato connotazione sia al gioco che ai giocatori. Se fino ad un passato assai recente la connotazione di fondo di molti leaders mediorientali è stata la laicità – si vedano ad es. diversi leaders dell’ OLP ma anche Gheddafi o Saddam Hussein – e l’ Islam era considerato una componente del mondo arabo, oggi ha preso piede fortemente la posizione, all’epoca minoritaria di Sayyid Qutb, fratello musulmano giustiziato in carcere nel 1966. Continua la lettura di Jihadisti ISIS: obbiettivo finale liberare Gerusalemme.
Elezioni europee: chi parla questa sera?
Ho avuto la prova di quanto ho sostenuto, qualche giorno fa, dicendo che nessuno fa campagna elettorale per le europee.
Questo pomeriggio, 23 maggio, una macchina annunciava per le 22,00 un comizio da parte del Sindaco di Acquedolci.
Incuriosito sono andato ad ascoltare, aspettandomi di sentir parlare di politiche europee. Continua la lettura di Elezioni europee: chi parla questa sera?
LA CAMPAGNA ELETTORALE CHE NON C’E’
Da sempre le campagne elettorali delle elezioni europee non hanno mai brillato per impegno “apparente” da parte dei candidati.
Sembra che la cosa non interessi nessuno, ma ovviamente non è così.
Sotto banco si cercano consensi direttamente o tramite i tromboni di turno che vengono a cercare i voti “per fede”, loro e di coloro che sponsorizzano. Bisogna dare il voto per fede, rilasciando una sorta di delega in bianco.
Ed i politici locali si impegnano, puntando su qualche “cavallo”, a prescindere dalla conoscenza politica del candidato, dall’appartenenza, dalle sue idee sui temi europei, per dimostrare la loro “forza”…
E magari cercano il consenso per personaggi che fino a poco tempo prima avevano militato in compagini di partito che non possono essere additate a forze europeiste.
Candidati che fino a ieri militavano nel cosiddetto popolo delle libertà (o forza italia), alleati della forza secessionista della Lega Nord, sdoganata da Berlusconi, notoriamente partititi “euroscettici”, ora cercano voti per sponsorizzare se stessi per il Parlamento Europeo tanto criticato…
Nei dibattiti televisivi cui si assiste, di tutto si parla fuorchè di politica europea, e quel poco di campagna elettorale che si vede è circoscritta a tematiche interne.
Mi sono chiesto se i tanti candidati spuntati come funghi, abbiano sentito parlare dei Padri fondatori dell’Unione Europea e dello spirito che ha animato la loro azione…???
E’ la fine della politica intesa come idealità, riducendosi ad una politica di puro scambio!
Giuseppe Scaffidi Fonti
LA MIGLIORE DIFESA E’ L’ATTACCO
La migliore difesa è l’attacco. Così può essere definito l’atteggiamento del Sindaco di Acquedolci in uno degli ultimi consigli comunali.
Ad una interrogazione con la quale si chiedeva spiegazioni in merito alla esistenza di una telecamera posta in prossimità dell’ufficio del capo ufficio tecnico, il Sindaco dopo aver detto che non ne era a conoscenza, passava subito, in un certo senso a giustificarne la presenza, (n.r.: “lapsus freudiano?”), perchè grazie alla presenza di un telecamera si era riusciti a individuare il presunto responsabile di un “un grave atto intimidatorio” nei suoi confronti… Continua la lettura di LA MIGLIORE DIFESA E’ L’ATTACCO
Acquedolci: Il paradosso Rotelli, mandato a casa, penalizzato dal suo attivismo…
La revoca del mandato assessoriale a Cirino Rotelli è emblematico del modo di operare al Comune di Acquedolci sotto la dittatura Gallo. Perchè proprio di questo si tratta.
O la pensi come il capo o sei fuori! Ed infatti uno di quelli che in Giunta cercava di pensare con la propria testa è stato “buttato fuori”.
Ed un segnale forte, precedente a quest’ultimo episodio vi era stato poche settimane prima con le dimissioni dell’assessore La Monica e la contestuale presa di distanze dalla maggioranza del consigliere Salerno, (acerrimo nemico di Gallo nella precedente amministrazione), segnali di un malessere che era già presente nella maggioranza.
MASS MEDIA E POLITICA
Timur Vermes, come già a suo tempo Chaplin, ripropone quello che è senz’altro uno dei temi più scottanti di sempre, ovvero quello del rapporto tra Mass Media e politica, potere. “Lui è tornato”, infatti, rimette al centro l’immagine del “Grand’uomo di massa”, facendone risultare in piena luce tutta la cialtronesca pagliacciagine, la buffoneria grottesca uno dei cui esiti primi – riflesso sulla propria coscienza – è quello di sentirsi l’ “eletto”, e, di contro, l’abbiezione meschina della massa e del suo “mercato” e dei suoi interessi più squallidi per i quali è fatto il compromesso con il “Grand’uomo” a sacrificio, spesso, specie inizialmente, inconsapevole anche della propria coscienza. Quanto più l’uomo è nel branco – osservava già Freud – e quanto più il branco si ingigantisce ed assurge a massa, tanto più la coscienza individuale si affievolisce sino a svanire del tutto. Continua la lettura di MASS MEDIA E POLITICA
LADRI DI FUTURO
Mi ha colpito qualche mese fa la lettera di Claudio Panebianco, uno studente del Liceo Classico “La Farina” di Messina, -pubblicata sulla Gazzetta del Sud del 6 ottobre 2013-, che appena diplomato, si poneva il problema se scappare o rimanere a Messina per continuare gli studi universitari.
E si poneva il problema a causa anche della pubblicità negativa scaturita dai vari scandali giudiziari che hanno interessato l’Università Peloritana, colpita nel tempo da numerose bufere e purtroppo, per alcune di esse “marchiata a vita”…
Dal CAF al RAB
Vi ricordate del CAF, il famoso acronimo che durante la cosiddetta prima Repubblica, prendeva il nome dalle iniziali dei nomi dei leaders politici più in voga del momento: Craxi, Andreotti e Forlani? Sembrano passati anni luce. Allora le decisioni più importanti venivano prese dalla suddetta triade in barba alle più elementari regole di democrazia, dentro ad un camper, durante un qualsiasi congresso di partito.
Si lamentava il fatto che la maggior parte delle crisi politiche erano crisi “extraparlamentari”, cioè nascevano, maturavano e si risolvevano al di fuori delle aule parlamentari. Continua la lettura di Dal CAF al RAB